top of page
Search

Il mito di Icaro. Cosa aspettiamo ad uscire dai nostri labirinti?

  • Writer: Carlo Colombo
    Carlo Colombo
  • Mar 14, 2021
  • 2 min read

Updated: Apr 14, 2021

La mitologia greca, affollatissima di vicende e personaggi, è spesso presa a prestito per trarre metafore, insegnamenti nel campo della formazione. Tra i molti esempi, il mito di Icaro è gettonato e sempre molto attuale.

Tutti sappiamo che Dedalo fu rinchiuso, insieme al figlio Icaro, dal re Minosse nel labirinto da lui progettato. Così ideò una via di fuga: costruì ali con piume di uccello e cera d’api. Però, ammonì il figlio di non salire troppo in alto. Come sappiamo Icaro, preso dall’ebrezza del volo e dal desiderio di libertà, si avvicinò troppo al sole, le ali si sciolsero, e cadde nel mar Egeo.

È universalmente accettato il significato del volo di Icaro come una sopravvalutazione delle proprie capacità, con il mancato riconoscimento dei propri limiti, e, quindi, con la scelta di compiere azioni al di sopra delle proprie possibilità. Ora, proviamo a vedere la vicenda da un altro punto di vista.

Vi sono momenti nella nostra esistenza in cui ci sentiamo imprigionati, dal lavoro, da una relazione, da una situazione difficile o altro: ci troviamo immersi in un labirinto e non vediamo, non troviamo vie d’uscita. Quando cerchiamo di imprigionare le parti di noi che non ci piacciono, alla fine imprigioniamo anche noi stessi. Come se, per catturare le proprie paure, fosse necessario chiudersi dentro con loro. Così Icaro diventa simbolo della libertà conquistata ad un unico costo: sacrificare noi stessi per come ci eravamo conosciuti all’interno del labirinto.

C’è sempre un momento nella vita in cui siamo costretti ad “ucciderci” per cercare una nuova direzione. Ciascuno di noi costruisce il proprio personale labirinto. Quando incontriamo ostacoli nella vita e tentiamo di superarli, non facciamo altro che entrare e uscire da quotidiani labirinti.

ree

Noi esseri umani non siamo dotati di ali. Ci muoviamo camminando, tutt’al più correndo, ma sempre in direzione orizzontale. Ecco perché le nostre fantasie di libertà sono molto spesso legate ad un’ascesa, il volo.

La vicenda di Icaro può essere interpretata come la metafora di ogni esperienza, di ogni sfida. Per imparare a volare ancora più in alto, tutte le volte che vogliamo intraprendere percorsi nuovi, cambiare gli schemi, bisogna accettare di sbagliare, di cadere. Alla fine, troviamo la forza, la volontà di rialzarci. Curiamo le ferite e continuiamo a provare. Ogni volta, di nuovo, sino alla prossima caduta.

Anche la mitologia, alla fine, ci offre un finale positivo, ripreso anche dal grande pittore Matisse: lo spirito di Icaro risale, ogni notte, dal mare per raggiungere il cielo e mettersi a giocare con le stelle.

E noi, cosa aspettiamo ad uscire dai nostri labirinti?


 
 
 

Comments


Post: Blog2_Post

©2021 by Carlo Colombo.

bottom of page